16 - 12 - 2017  Società

Articolo di Natale

In questo articolo avremmo dovuto fare un resoconto della nostra tradizionale Cena degli Auguri tenutasi sabato 16, magari ponendo l’accento sui 189 partecipanti (numero di presenze che ricorderemo a lungo), sulla lotteria organizzata da Lavinia dove la scorta di biglietti non è stata sufficiente a soddisfare tutte le richieste, sull’intrattenimento multimediale organizzato da Mattia, sul mercatino gestito da Elena ed Enrico,  sulla inattesa e ottima torta offerta dalla famiglia Canuti, ma cogliendo l’occasione dei Buoni Sentimenti del periodo natalizio (e ispirati da un amarcord di Alessia Pratelli) preferiamo ricordarvi di un evento della scorsa estate… 

Ad agosto lo Junior Rimini ha preso parte al Torneo del Meeting con le nostre due squadre Under 9 e Under11, per la cronaca giunti primi e secondi. In quella occasione c’è stato un interessante (e toccante) incontro con uno dei più grandi giocatori che in passato hanno militato nella ciurma dei Pirati: Eddy Orrizzi, storico ricevitore che dal 1974 al 1985 ha “dato le spalle” al foltissimo pubblico che gremiva le tribune dello Stadio dei Pirati ricevendo, soprattutto, il grande Mike Romano.

Orrizzi da oltre 15 anni si sta impegnando in un grande progetto; quello di portare il baseball tra il popolo dell'Africa. In realtà il Progetto di Orrizzi va ben oltre l'insegnamento di uno sport. Il Progetto si occupa, infatti, anche di soddisfare i bisogni primari di questi ragazzi, dar loro un'istruzione, combattere le malattie infettive sul territorio (incluso l'Aids) e la povertà. Sostenuto da qualche sponsor, ha organizzato un campionato di baseball in Mozambico, coinvolgendo quasi 2.000 ragazzi, la maggior parte in situazione di disagio.

Un giorno, incontrando un gruppo di ragazzi, chiese: "qual e' il problema principale?" Gli fu risposto: "Questi ragazzi non mangiano da due giorni". Quel giorno nacque "Food Program". Eddy ha istruito gli allenatori di baseball, che oltre ad allenare distribuivano cibo agli allenamenti. Così i ragazzi potevano contare  due tre volte alla settimana su qualcosa da mangiare. L’attività è presto diventata un vero e proprio campionato. In Mozambico oltre 40 club, includendo squadre femminili, hanno cominciato a giocare a baseball.  Per mantenere questa attività servivano sessanta tecnici.

Con meno di 2.000 dollari al mese Eddy riesce a mandare avanti una organizzazione sportiva di migliaia di bambini, creando sessanta posti di lavoro in un Paese dove proprio il lavoro è una chimera. Molti Tecnici partecipano anche ai corsi contro l’AIDS, organizzati dalle Nazioni Unite. Per aiutare il progetto, Eddy ha fondato anche una ONLUS italiana che si chiama Staying Alive.

Buone feste a tutti!